Della conferenza stampa di presentazione di Buonaiuto, De Giorgio e Negro, ne abbiamo già parlato.La presentazione, abbastanza sobria, ha fatto da apripista ad altre dichiarazioni che il D.G. Fabrizio Lucchesi e l’A.D. Benedetto Mancini alla folta stola di giornalisti che affollavano la minuscola Sala Stampa del Francioni, hanno reso note i retroscena degli ultimissimi giorni. Prima fra tutte la situazione di Sasa Zivec. L’interessantissimo esterno sinistro col vizietto del gol, originario della Slovenia mache gioca nel campionato polacco, non ha ottenuto il transfer della federazione di provenienza per cui, per il momento sarebbe in stand by. Molto probabilmente, non potrà mai essere un giocatore del Latina.
Quindi l’attenzione si è spostata sulla “querelle” Scaglia. «Abbiamo fatto del tutto per trattenerlo fino alla fine. A lui – ha precisato il vulcanico Direttore Generale – abbiamo fatto il discorso fatto agli altri: chi parte lo fa solo alle nostre condizioni. La situazione si è davvero aggravata quando il giocatore ci ha minacciato di non allenarsi più inviandoci certificati medici a pié spinto. Quel comportamento irresponsabile e minaccioso non solo non ci interessava ma non ci faceva alcuna paura. Alle 22.20, infine, sono arrivati gli emissari del Parma con un’offerta 600mila euro: una follia per un giocatore di 32 anni ed una pazzia non accettarla. Soltanto che poi abbiamo avuto poco tempo per riorganizzarci»
A questo punto Lucchesi ha deciso di svuotare il sacco rivelando un retroscena che preoccupa e non poco: «Da Brosco a Corvia, da Dellafiore a Pinsoglio, da Mariga.a Bandinelli ci hanno chiesto di essere ceduti. Potrete facilmente capire in quale tipo di mare stavamo navigando. In più metteteci anche tutte le altre problematiche extrasportive che facevano diventare il cielo nero e minaccioso e tirate le vostre conclusioni. Insomma, abbiamo dovuto prima far fronte a trattenerli e convincerli a rimanere. Da questo si può intuire anche quanto per questa società sia stato complicato il mercato in entrata: ovviamente per tutto il caos creato dalla precedente gestione, per i giocatori e i procuratori il Latina non poteva godere di credenziali favorevoli».
E finiamo con l’udienza pre-fallimentare del 16 febbraio prossimo. Benedetto Mancini si è detto tranquillo: “Non accettiamo illazioni di alcun tipo e, per giunta, vi annuncio con grande entusiasmo che la società proprio oggi è stata registrata alla camera di commercio. La pratica si era bloccata solo per un cavillo burocratico che il nostro notaio ha messo a posto. Giovedì 16 febbraio – dice l’A.D. nerazzurro – ci presenteremo all’appuntamento senza alcuna paura per dimostrare che questa è una società sana che sta gettando le basi per il futuro Noi siamo qui per fare grandi cose. Con il progetto di rientro finanziario e gestionale porteremo il Latina ad essere rispettato sia a livello nazionale che internazionale. Milan, Roma, Lazio, Inter, Bologna, Fiorentina e Verona hanno ricominciato a collaborare a pieno ritmo con noi. Scrivete e dite ai tifosi del Latina di stare tranquilli – ha proseguito Mancini – il concordato sarebbe stato l’ultima ratio a che però a noi non interessa perché abbiamo la coscienza pulita e le mani pulite. Il Latina ora è un’azienda in regola e florida.>>
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