Manca circa mezz’ora alla chiusura del mercato invernale. Il Latina, nonostante i proclami di un mercato che doveva essere di sole scelte tecniche e non di vendite risanatorie, vede l’unione delle due: a partire infatti sono gli attaccanti Boakye, Acosty e Paponi, i centrocampisti Moretti, Gilberto, D’Urso e Amadio, e il portiere Tonti, sostituiti
dalle entrate di Grandi tra i pali, dei centrocampisti offensivi Živec e Bonaiuto, e quindi di Roberto Insigne e del giovanissimo Negro, entrambi via Napoli, per il reparto offensivo. A leggere i nomi dei partenti, soprattutto nel reparto offensivo, c’è un po’ di rammarico, ma bisogna fare delle considerazioni: la cessione di Boakye fa solo che bene al Latina, soprattutto per le casse della società visto l’alto ingaggio di un giocatore che in un anno tra le fila pontini non è mai riuscito a lasciare il segno. Acosty tra quelli citati può rappresentare il dispiacere più grande: capocannoniere della rosa la passata stagione, quest’anno non è riuscito a incidere del tutto per via anche dell’infortunio. I 10 risultati utili consecutivi, interrotti a La Spezia, sono arrivati con Acosty titolare solo nelle prime 3 partite della striscia positiva, dimostrando quindi che la squadra ha saputo portare a casa risultati utili anche senza l’esterno offensivo che in ogni caso rimane sicuramente un valore aggiunto per ogni squadra di serie B. Le altre partenze sono di buoni giocatori che a Latina hanno fatto vedere, in parte, buone cose – su tutti Paponi – ma che non erano pedine inamovibili della squadra, e quindi sacrificabili per il famoso sfoltimento della rosa. Le entrate hanno visto come fiore all’occhiello Roberto Insigne, giocatore che a sprazzi ha già fatto vedere il suo talento in queste prime presenze e che con una condizione di forma migliore potrà dire di certo la sua. Curiosità poi per Živec, 26 anni il prossimo 2 aprile, che in Polonia ha dimostrato negli anni di essere un buon centrocampista soprattutto nella fase offensiva ricoprendo i ruoli di trequartista ed esterno sinistro, e che ora è chiamato a dimostrare le sue doti in un campionato di maggiore difficoltà. Bonaiuto invece è il classico giocatore in cerca di riscatto, e con Vivarini a Teramo ha già vissuto una stagione importante. Fin qui quindi un Latina con alcune partenze di nome ma con una rosa ancora competitiva per il proseguimento della stagione. Poi però scattò l’ultima mezz’ora di calcio mercato, e nulla fu come prima…
Scaglia, fortemente inseguito dal Parma per tutta la sessione di calciomercato, è un nuovo giocatore dei Ducali. La notizia è di quelle che fa male, non solo perché a partire è il giocatore più talentuoso della squadra, ma anche perché Lucchesi, responsabile dell’area tecnica pontina, aveva più volte ribadito come Scaglia sarebbe rimasto in maglia neroazzurra. Si scatena così un caos che porta al “Mistero Regolanti”, con il giocatore dato da Sky sport come nuovo acquisto del Venezia e quindi dagli stessi, secondo Gianluca Di Marzio, acquisto del Parma che avrebbe compiuto un doppio colpo in casa pontina. Intanto anche nella giornata odierna ancora nessuna ufficialità riguardo la cessione del giocatore sul sito del Latina Calcio, ma è stata tolta la possibilità di visionare il profilo del calciatore dalla rosa nel settore dedicato del portale neroazzurro. Eventuale doppia partenza che sconvolge l’ambiente, soprattutto per l’addio al numero 8, idolo pontino. Negli ultimi minuti poi il Latina riesce a mettere una pezza con l’acquisto in prestito di De Giorgio dal Crotone, che va a dare a Vivarini un altro esterno offensivo funzionale al suo 3-4-3.
È presto per dire se questa squadra è uscita depotenziata da questa sessione di mercato: dal centrocampo in giù i giocatori titolari sono rimasti tutti, perciò non si può parlare di depotenziamento ma solo di sfoltimento con l’innesto poi di giocatori giovani e duttili che si affiancano a quelli già presenti. L’attacco è il reparto più cambiato con il solo Corvia, ed eventualmente Regolanti, unici superstiti. Pesa la partenza di Scaglia, che verrà sostutuito nella posizione e nei compiti dall’affidabile Insigne, così come pesa il non acquisto di una prima punta di peso capace di giocare di sponda, tenere palla e soprattutto segnare: dei 26 gol segnati dal Latina, 17 sono arrivati dai suoi ormai ex attaccanti, con Corvia capocannoniere insieme a Scaglia a quota 4 gol, ma anche insieme a Riccardo Brosco, nostro difensore centrale. Questo significa come i vari membri del reparto offensivo facevano il loro compito, ma 17 gol in 23 giornate da parte di 6 giocatori (Corvia, Scaglia, Boakye, Paponi, Acosty e Regolanti) sono decisamente pochi. Rivoluzione offensiva che quindi potrebbe portare chissà a nuove soluzioni. Ci dobbiamo fidare dei vari Bonaiuto, Zivec e co, perché il futuro di questa squadra oramai è nelle mani, soprattutto dei piedi, di questi ragazzi che devono ricevere il supporto di tutta la piazza per non rovinare il grande lavoro che mister Vivarini e il suo staff sta facendo da inizio stagione al di là di tutte le problematiche e questioni varie che avrebbero fatto scappare in molti.
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