“MO’ BASTA!”

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Mentre noi parliamo di calciomercato, di sfide, di preparazione pre-campionato, di sudore e di lavoro, a Monaco di Baviera delle persone sono morte e decine sono rimaste gravemente ferite a seguito di una sparatoria all’interno di un centro commerciale.

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Stando al bilancio della polizia i morti sarebbero – appunto – almeno dieci, tra cui anche dei bambini. Pare che ad aprire il fuoco sia stato un commando formato da tre persone. Discordanti, naturalmente, le testimonianze: secondo alcuni gli assalitori parlavano tedesco e inveivano contro gli stranieri, secondo altri avrebbero urlato: “Allah Akbar”.
Ma non è tanto questo che suscita indignazione quanto la rassegnazione della società civile che non riesce a dire “Mo’ basta!” Ora basta: è veramente giunto il momento di fare qualcosa per arginare queste situazioni. Siamo in guerra ed il nostro nemico è infidamemente celato tra coloro che l’Europa accoglie in qualità di esuli. Un nemico subdolo e che usa il paravento religioso per trucidare vite umane in nome di un “Allah” che, invero, vorrebbe pace e fratellanza tra i popoli. Non è il caso dell’attentatore isolato di Monaco che, a quanto pare, ha agito con un movente razziale e per ritorsione nei confronti degli emigrati che, a suo dire, gli hanno rovinato la vita. Morti, feriti, paura. Vite spezzate, rabbia e concitazione mentre l’Isis festeggia sul web.
Non sono passati otto giorni dall’eccidio di Nizza e quindici da quello di Dacca laddove hanno perso la vita anche dei nostri connazionali. Cosa fare? Come comportarsi? Che armi utilizzare? Morti, feriti, paura. Vite spezzate, rabbia e l’Isis continua a festeggiare sul web. E noi continuiamo a parlare di calciomercato…

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