di Salvatore Condemi, Direttore della Testa Giornalistica online “LatinaSport”
Vi ricordate quando la domenica si partiva da casa per andare allo stadio con sciarpe e cappellini di lana fatte ai ferri dalla nonna? E vi ricordate le bandiere e gli striscioni confezionati dalle mamme e con le lenzuola vecchie e sdrucite? I ragazzi di oggi non sanno di cosa io stia parlando; a quelli della mia età, invece, avrò suscitato più di qualche nostalgia… Vi posso assicurare che era una festa. Si, una vera festa tanto che in alcune zone d’Italia la partita di pallone veniva chiamata “fera”, ossia fiera, festa, celebrazione, gozzoviglia e chi più ne ha più ne metta. Oggi no. Oggi ci si alza da tavola, ci si siede sul divano e si accende la TV perché la partita si vede alla TV. E per giunta, la moglie che “si mette nelle orecchie“, la suocera che rompe, il bimbo che frigna, la figlia adolescente che ti chiede di poter fare tardi perché è sabato… Però non “prendi freddo“, però “non ti bagni“, però “non getti i soldi dalla finestra” come se la piattaforma televisiva che ti propina Latina-Ternana (per fare un semplice esempio visto che la prossima al Francioni sarà con i ternani) non si faccia pagare profumatamente…
Questa era una semplicistica e forse banale premessa per introdurre all’indagine che più canali telematici hanno “fatto” sull’argomento. Quanto scritto da noi e da altri, quindi, non è farina del nostro sacco perché è la stessa Lega di Serie B a “far finta di leccarsi le ferite dei mancati incassi” come se in Federazione non sappiano che le partite trasmesse dalla TV costituiscono di per sé un introito facile facile.
La serie B è arrivata alla quinta giornata. Sarebbe interessante stilare una classifica parziale su tutte le 22 squadre, relativa alla media delle presenze negli stadi della serie cadetta.
Ovvio che ci sono squadre che hanno disputato 2 gare tra le mura amiche e altre 3, sicuramente presto per fare una media affidabile, ma è curioso vedere quali sono le piazze con più seguito. Primo posto parziale del Bari, mentre completano il podio Salernitana e verona; per quanto riguarda la parte bassa di questa speciale classifica, maglia nera a sorpresa per il Carpi, che ha la media spettatori più bassa di tutta la serie B.
Il Bari ha disputato 2 gare al San Nicola portando la bellezza di 31.298 spettatori sugli spalti, per un media a gara di 15.964 presenze, seconda la Salernitana con 15.618 spettatori (impressionante questi dati, considerando che la squadra di Sannino sta deludendo e si trova agli ultimi posti), chiude il podio il Verona con 13.894; ecco la classifica completa delle prime 10:
Presenze medie a partita:
1° Bari: 15.964
2° Salernitana: 15.618
3° Verona: 13.894
4° Cesena: 12.507
5° Perugia: 11.408
6° Benevento: 8.423
7° Spal: 7597
8° Spezia: 7.556
9° Brescia : 7273
10° Vicenza: 7.258
Appena sotto la Top Ten si piazza il Pisa, con 6525 presenze di media a partita, considerando i tantissimi problemi societari dell’estate e tutt’ora da risolvere, oltre al fatto che la squadra neroazzurra ha giocato a Empoli sono numeri eccezionali.
Appena sotto il Pisa in dodicesima posizione si trova l’Avellino con 6500 spettatori, risultato inferiore alle ultime stagioni per gli irpini, ma che sono la conseguenza della partenza negativa; scendendo in classifica, si trovano Frosinone, Ascoli, Trapani, Ternana e a sorpresa il Novara che occupa una deludente diciasettesima posizione, poi Entella, Latina, Pro Vercelli, Cittadella (la squadra di Venturato sorpresa assoluta finora, meriterebbe di più di 2368 spettatori a partita, ma la cittadina padovana ha poco più di 20.000 abitanti e non si può chiedere molto di più), chiude il Carpi che si ritrova dalla serie A, all’ultimo posto in questa significativa graduatoria.
Ora, vorrei “fare” una vera e propria provocazione. In Lega Pro vi sono delle realtà che portano allo stadio dai cinque ai quindici mila spettatori di media. Mi sto riferendo a Lecce, Foggia, Taranto, Matera, Cosenza, Reggio Calabria, Alessandria, Parma, Venezia, Andria (solo per fare qualche esempio) mentre in B, come abbiamo potuto constatare, ci sono società (leggi Carpi, Cittadella, Pro Vercelli, Latina ed Entella) che non riescono a portarne neppure una media di 2.500. Un’inezia ed uno schiaffo a quelle che nelle serie minori fanno il pienone. So cosa sta pensando qualcuno: “i meriti sportivi dove li mettiamo?” La mia ovviamente è solo una una provocazione e tale sarebbe da prendere. Nonostante questo, la mia risposta è: il Francioni è da riempire a tutti i costi perché il Latina è un bene di una città di 130.000 abitanti. Cosenza, città di circa 90.000 abitanti, fa una media di 6.500 spettatori e Taranto con quasi 200.000 residenti ne fa 10 barra 12.000 in Lega Pro. Perché a Latina ne vanno meno di 2.600 in Serie B?
È vero, è una semplice provocazione. Ma non troppo: credo che alcune società sportive e, soprattutto la Lega di B, debbano prendere in esame il fenomeno ed agire di conseguenza. Come? In italiano la trasformazione si chiama “riforma”. A buon intenditor poche parole…
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