“IL DADO È TRATTO”

Latina Cittadella 0 2 capace di addormentare anche i più attenti osservatori di calcio,ma altrettanto capace di risvegli traumatici.

Una gara che preferisco non commentare, perchè si può parlare di tutto,ma certamente non si può commentare il NULLA. Resterò positivo e fiducioso sino al verdetto della matematica, ma certo senza una lotta animata dalla disperazione e senza una motivazione tecnica adeguata a ritrovare quel minimo sindacale di tenace concentrazione, la fossa ce la scaveremo con le nostre mani e sarà un vero peccato dato il tasso tecnico estremamente basso che questa serie B ha evidenziato, ma come è noto al peggio non c’è mai limite, soprattutto quando la responsabilità di una disfatta viene cementificata da un……”NON DOVEVAMO SALVARCI OGGI”

​L’ASCESA DEL DECLINO TRA MIOPIA E ASSURDA EVANESCENZA.

Venti minuti di gioco più o meno offensivo con una Pro vercelli che non ha dovuto faticare più di tanto a contenerci. Una gara letteralmente gettata alle ortiche, un gioco senza riferimenti o giocate vincenti e con appena tre tiri in porta nell’arco dell’intera gara, ma quello che più sgomenta sono ancora i commenti di chi con estrema miopia si arrampica sulla mala sorte omettendo clamorose diversificazioni tattiche e cambiamenti che da più parti urlano come non più procastinabili.Ho letto frasi del tipo “le gare sono ancora tante…oggi dovevamo vincere ma non era con questa gara che raggiungevamo la salvezza” . 

Disquisire Vivarini è diventato fin troppo facile se non fosse che anche il pubblico oggi ha mostrato compatto tutto il proprio disappunto. Ho sempre sostenuto e sostengo che la squadra vada incitata e sostenuta, ma a questo punto aggiungo anche severamente spronata ad offrire maggior impegno, sempre se si vuole conservare un barlume di speranza in una salvezza che si fa sempre più perigliosa e difficile.

Ultima stoccata la riservo a quella compiacenza condita da un buonismo davvero stucchevole che in una recente trasmissione televisiva ha dato sfoggio di sè, a lor Signori….dico “SIGNORI ANCORA DEL TE’ IL VOSTRO PORTO D’ATTRACCO NON DA SEGNO DI SE'”

L’ETERNO CONFLITTO TRA IL BENE E IL MALE

La verità è tutto ciò che è, che si vede, che si sente, che si palesa. La verità, quindi, sarebbe un “vero” bene e un “vero” male, entrambi relativi, correlati e concatenati l’uno all’altro. Ciò che noi stessi siamo è parte di queste verità alle quali non si sfugge, nonostante gli estenuanti sforzi che ognuno fa per evitare di essere al centro dell’interesse comune. La libertà più bella è quella che dona se stessa alla sacralità delle libertà altrui. Si vive cercando di convincere gli altri di essere degni rappresentanti del bene comune, e per far questo non ci si preoccupa di poter offendere la verità che sta nella realtà dei fatti. Fatti che sono il risultato del nostro agire quotidiano. Risultati che sono qualificati dalle intenzioni che abbiamo avuto prima di agire. Dentro noi stessi una continua lotta è in atto tra la nostra interiore centralità spirituale, quella che alimenta la nostra coscienza, e all’angolo opposto del ring il suo acerrimo nemico: l’egoismo che regna sulla superficie del nostro esclusivo desiderare. Quando un round è stato vinto dall’egoismo la nostra coscienza cerca giustificazioni al proprio aver perso. Quando è la coscienza a vincere il round successivo… l’egoismo si prepara a sferrare i suoi colpi bassi migliori. È un incontro-scontro che non ha nulla di sportivo, perché il bene non rispetta le ragioni del male, mentre il male è sicuro che dall’altro lato del ring ci sia un altro male, solo con desideri opposti ai suoi, ma sempre egoistici. Per il male è solo una questione di diversità di gradazioni malvagie, il volersi definire un bene. È questa diversa visione che impedisce al male l’accesso alla sfera spirituale che è causa dell’esistenza, perché il bene, in essenza, non è un male minore, ma è la conseguenza della volontà di sacrificarsi individuale a vantaggio dell’interesse generale. L’esistenza esiste in ragione della infinita volontà che motiva la trascendenza divina a donare se stessa in tutte le cose che fa. Per questa ragione il male è sempre destinato a perdere, perché il Bene non mira al guadagno. Convenzionalmente, però, chi fa il bene non viene considerato eroe. Senza uno scopo nessuno si muove e tutti cercano il guadagno. Per questo chi fa il bene anche supremo, è solo un mammalucco. 

Daniele Santamaria Maurizio, noto regista pontino, autore – tra l’altro – di “Bologna 2 Agosto… i giorni della collera”, vuol trattare l’eterno conflitto che esiste tra quello che abbiamo voluto chiamare bene e quello che si identifica con il male. Ne uscirà un quadro completo che renderà merito all’ancestrale significato sia dell’uno che dell’altro. Va da sé che, loro malgrado, il bene e il male continueranno ad abbracciarsi e a respingersi come in un terribile vortice di positività e negatività, come nella normale conflittualità tra l’immanente ed il trascendente che hanno caratterizzato il pensiero di tanti filosofi. E tra questi Daniele Santamaria Maurizio con il suo cortometraggio “Lati oscuri” di cui ci pregiamo di trasmettere il trailer in anteprima.

“LATI OSCURI” 

Lati oscuri, il perenne conflitto tra il bene ed il male.



Il trailer del nuovo cortometraggio del regista pontino Daniele Santamaria Maurizio

DA NON PERDERE IN TV: BOLOGNA 2 AGOSTO, I GIORNI DELLA COLLERA. SCRITTO E DIRETTO DAL REGISTA DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO

Su IRIS TV, alle 23.00 di martedì 14 marzo il film del regista pontino

 

Bologna 2 Agosto ...I giorni della colleraAzioni delittuose che non hanno nessuna logica politica, tanto da essere identificate in seguito come “spontaneismo armato” messo in atto da gruppi giovanili di estrema destra che intendevano passare alla storia come rivoluzionari contro uno Stato democratico e antifascista. Sono gli anni di piombo relativi al periodo della strage della stazione di Bologna avvenuta nel 1980, qui raccontati usufruendo di un budget ridotto e tanto coraggio. Di conseguenza, il risultato non è certo ai livelli del costosissimo Romanzo criminale (2005) di Placido, ma, al di là della recitazione discontinua (dei giovani, il migliore è De Angelis) e di una certa povertà di messa in scena, non ci si annoia affatto e si ripercorre in maniera interessante quanto dolorosa una incancellabile pagina della irrisolta cronaca nera tricolore.

Intorno al 2004, sotto la produzione di Claudio Bonivento e con Giorgio Pasotti e Nicoletta Romanoff quali interpreti principali, aveva già provveduto il napoletano Francesco Patierno a mettere in piedi un lungometraggio cinematografico interessato a ripercorrere le violente gesta di Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, tra i principali fondatori del gruppo armato di estrema destra N.A.R. (Nuclei Armati Rivoluzionari), le cui azioni delittuose, eseguite a volto scoperto tra la fine degli anni Settanta e l’inizio del decennio successivo, vennero notate dai servizi segreti deviati, che non esitarono ad utilizzarle per destabilizzare lo Stato.
Un progetto, però, presto naufragato e che ha lasciato quindi al loro posto i massacri attuati dalla coppia di terroristi, i quali, con i nomi mutati in Alverio Fiori e Antonella De Campo, rivivono ora sullo schermo incarnati da GiuseppeAmore 14Maggio e Marika Frassino grazie a Bologna 2 Agosto… i giorni della collera, che, diretto a quattro mani dal nostro concitadinoDaniele Santamaria Maurizio e dal Giorgio Molteni autore di Legami sporchi e Oggetti smarriti, apre nella Roma del 1978 per poi spaziare fino ai primi anni Ottanta.

Risultati immagini per daniele santamaria maurizio

2 agosto 1980

Perché, come il titolo stesso suggerisce, in mezzo a rapine, pestaggi e uccisioni (tra cui quella dell’appuntato di pubblica sicurezza Evangelista), è sul caso ancora oggi irrisolto della strage che causò ottantacinque vittime e duecento feriti presso la stazione di Bologna il 2 Agosto del 1980 che intende concentrarsi l’operazione; man mano che viene evidenziata la commistione tra i gruppi estremisti di destra con la malavita romana, i succitati servizi segreti deviati e la loggia massonica P2.
Un’operazione che, nel ripercorrere l’atmosfera di terrore e di follia degli infami anni di piombo, accanto ai due protagonisti tira in ballo anche LorenzoPiazza giochiDe Angelis e RobertoFortapàscCalabrese nei ruoli di Tiziano Furlani e Matteo Carolli (nella realtà Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini), loro “colleghi di massacri” insieme a Barbara alias Tatiana Luter.
Personaggio di fantasia, quest’ultima, come pure la giornalista Cinzia Cordero e il giudice Dario Damiani, rispettivamente con le fattezze di Martina Colombari e Lorenzo Flaherty; mentre ai novantotto minuti di visione prendono parte anche Marco Di Stefano nei panni di un ufficiale procuratore e un Luca Biagini alla Enrico Maria Salerno in quelli del professor Massimo Salera, ovvero la versione in finzione del faccendiere e finanziere Licio Gelli, condannato proprio per depistaggio delle indagini sull’attentato bolognese.
Novantotto minuti di visione che, ovviamente, non hanno lo scopo di svelare la verità su una ferita rimasta aperta dello stivale tricolore, ma, infarciti di immagini di repertorio, intendono ribadire che una società realmente civile non può basarsi sul silenzio, il ricatto e l’eliminazione di prove, in quanto lo Stato, se giusto, dovrebbe colpire i potenti che hanno costretto l’Italia a pagare un ineguagliabile tributo di sangue e dolore.
Come spiega il regista Daniele Santamaria Maurizio nell’intervista all’inviato di Latinasport.info, martedì sera, alle 23.00 viene trasmesso sulla piattaforma Premium di Iris TV.

 

“L’ANGOLO TIMEOUT DI DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO” 

L’OPINION LEADER DI LATINASPORT. INFO PARLA DELLA SCONFITTA SUBITA DAL LATINA CONTRO IL CARPI. L’AVVOCATO SPEGA, TRA L’ALTRO, TUTTI GLI SCENARI NEL POST ESERCIZIO PROVVISORIO 

​”COME SE NE ESCE”

L’ANGOLO TIMEOUT DI DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO 

Ora è tutto molto complicato,il volto di noi tutti dopo le note vicende giudiziarie era apparso intriso di festa ed ottimismo, col pensiero solo ai risultati del campo e al Carpi. La triste realtà di aver aggirato un problema ma di non vederene la fine di altri oggi è quantomai reale. Si consegna agli avversari l’ennesima vittoria tra le mura amiche e la consegna avviene nel medesimo scenario. Gli interpreti sempre i soliti noti, con Vivarini che di turn-over non vuol sentir parlare ma il risultato non sembra essere diverso dai precedenti e con la differenza rispetto a qualche mese fa che ora la terra inizia a tremare sotto i piedi, quei piedi che i giocatori nerazzurri fanno fatica ad indirizzare verso la porta. Due volti in una partita dove neppure ben tre palle regalateci dal Carpi sotto la loro porta hanno trovato la via della rete. Certo la prestazione del primo tempo è stata buona; d’accordo ma aggiungo io tutt’altro che brillante. La finalizzazione del tutto inesistente non può tranquillizzare nessuno, anzi semmai spaventare quando poi nel secondo tempo, il calo di tenuta porta i giocatori a tentare soluzioni individuali. Da parte del nostro Mister la litania continua ad essere rivolta verso gli episodi che si sa fanno parte del calcio ma delle sostituzioni tardive non si fa alcun cenno e se si analizzasse come il Latina subisce i gol il quadretto dei ricordi sarebbe perfetto, perchè la cornice è la stessa come pure le dormite improvvise. MbaKogu ringrazia perchè fino ad oggi era in letargo mentre proprio al Francioni ritrova il gol interrompendo la serie negativa che attanagliava la squadra di Castori soprattutto in trasferta. Se non ci sarà il cambio di passo e le letture delle partite non saranno puntuali e mirate,per l’ottimismo dovremo esercitarci perchè sarà difficile che venga in modo naturale e soprattutto dal campo.

IL LATINA E’ SALVO. ORA TOCCA A GIOCATORI E TIFOSI

Nel suo speciale ANGOLO TIMEOUT dI DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO, il commento sull’esercizio provvisorio concesso alla società pontina. Ed un appello rivolto all’ambiente tutto… “Ora non ci sono alibi che tengano”…

​”VINCERE O NON VINCERE QUESTO E’IL DILEMMA”

Dopo averlo ascoltato nel pomeriggio di ieri, nella diretta Facebook organizzata da Latinasport.info, Daniele Santamaria Maurizio rincara la “dose” nella sua “fiduciosa attesa

Osservando il Latina anche William Shakespeare direbbe la “sua” e la nota esclamazione apparirebbe quantomai allineata al clima calcistico e giuidiziario nel quale il calcio pontino si è cacciato suo malgrado.

Felice del risultato? Assolutamente No ! Se qualcuno, come leggo, pensa di poter commentare il pareggio come nel girone di andata,allora vuol dire che non ha ben compreso il rischio che certi risultati possono determinare al punto in cui siamo del campionato e alla luce della classifica odierna.

La gara di ieri? Un film già visto: gol regalato a cui è seguita una normale reazione che non dovrebbe essere l’eccezione ma la regola in una situazione di classifica come quella attuale e un finale dove siamo tornati nuovamente ad abbassarci col rischio di prendere ancora gol. 

Mi fermo quì e non vado oltre, perchè stanco di ripetere sempre le stesse cose,quanto al modulo tattico ad un attacco che non incide e ad alcuni giocatori che in campo camminano, falsando anche quelle poche giocate che si sarebbero rivelate certamente più efficaci se accompagnate.

Il mio Augurio è quello di vincere la gara in Tribunale, dove spero prevalga la volontà di non consegnare alla Città e alla TIFOSERIA tutta (CHE MERITEREBBERO BEN ALTRO ) un cumulo di macerie dove seppellire rimpianti e speranze perdute.

Mi auguro vivamente che venga concesso l’esercizio provvisorio al Latina Calcio e che la Giurisprudenza formatasi per le precedenti vicende di Bari Pescara ed altre Società venga in soccorso della Prersidenza Mancini allontanando definitivamente pericolose derive fallimentari di altro genere e con ben altre gravi conseguenze.

Fiducioso e positivo ATTENDO…

FORZA LATINA !

L’ANGOLO TIMEOUT DI DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO 


QUEI MALEDETTI ULTIMI SEDICI METRI

Una gara dai due volti,quella di ieri con il Cesena dove all’esito solo volti scuri,tra cui il mio.Il pareggio accontenta solo chi consapevole di una possibile nuova battuta di arresto guarda il classico bicchiere mezzo pieno.Le illusioni di poter portare a casa l’intera posta in palio tramontano allorquando il vero centravanti d’area e non le imitazioni sbiadite di un ruolo che è il perenne tallone d’Achille della compagine nerazzurra,tale Cocco profitta di una dormita difensiva per piazzare con un colpo di testa il primo centro della partita.Fino a quel punto i nerazzurri tanto cuore e rabbia ma negli ultimi 16-8 metri in balia della più grossolana approssimazione con regali autentici alla difesa romagnola,se facciamo salvi due tiri di Bonaiuto e qualche altra pallonata infranta contro le insegne pubblicitarie a bordocampo il resto è poca cosa.Secondo tempo con una rete da recuperare panico totale nei primi quindici minuti con il Cesena deciso a chiudere la partita ed il Latina schiacciato nella propria metà campo incapace di ripartire.Ma perchè è avvenuto tutto questo?I Romagnoli hanno preparato benissimo la gara dimostrando di aver studiato perfettamente il profilo tattico del Latina,ci hanno aggrediti alti impedendoci di viaggiare tra le linee di centrocampo puntando ad inibire sia i mediani che i centrocampisti.Questo modus operandi da parte del Cesena aveva però i suoi vantaggi per il Latina,si aprivano molto lasciandoci giocare e spesso concedendo molte praterie sulle quali gli esterni hanno poco inciso.Quando la palla veniva giocata nella loro metà campo Corvia e Bandinelli non sono mai stati in grado di impensierire la retroguardia Cesenate.Nel secondo tempo la perla di Della Fiore su calcio piazzato riaccendeva l’entusiasmo e nonostante l’ingresso di Insigne rivelatosi fondamentale e quello di De Giorgio e Rolando hanno negli ultimi minuti illuso il pubblico del Francioni che si potesse realizzare la vittoria degli ultimi secondi ….la pia illusione è durata per altrettanti secondi,sempre troppo pochi per cucire un gioco per troppo tempo sfilacciato.Nel post partita le dichiarazioni sono sempre le stesse e suonano ormai in un repertorio destinato a fomentare solo pressapochismo,personalmente resto fiducioso ma preoccupato,la tela di Penelope tessuta fuori casa e disfatta in casa non la reggo più.

wp-1477649322163.jpg

marcelli

​ORA AVANTI TUTTA ANCHE CONTRO IL CESENA

L’ANGOLO TIMEOUT DI DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO


Doveva essere il finale del mio post ed invece ho preferito titolarlo come incitamento a proseguire.

Al Liberati di Terni abbiamo visto finalmente la squadra che volevamo ma alcune cose debbono necessariamente essere migliorate. Al cospetto di una Ternana dagli evidenti limiti tecnici, il Latina ha prevalso per atteggiamento e grande carattere, rabbia e cinismo, ma nel secondo tempo è riemersa la lacuna tecnico strutturale che affligge i nerazzurri sin dall’inizio di campionato. Abbiamo abbassato il baricentro dando punti di riferimento agli avversari che non vanno dati e non abbiamo fatto ripartenze pungenti, gli ultimi sedici metri devono essere determinanti e non molli. Tutti noi siamo stati sottoposti per ben trenta minuti ad un vero e proprio assedio da parte della Ternana che solo una difesa granitica e un Pinsoglio in gran forma hanno sbarrato alla Ternana la via del pareggio.

Tifo meraviglioso ma al cardiopalma, perché Avenatti et company volevano rovinarci la giornata. Ottimo Vivarini nei cambi, ma l’atteggiamento quando si va in vantaggio deve cambiare sino a quando non si chiude la gara con almeno un’altra rete di vantaggio. Ho visto Rocca, Bandinelli e De Vitis esprimere un buon calcio, ma anche De Giorgio ha immediatamente fatto salire la squadra consentendo alla difesa di respirare.

Ora la serie negativa da cui provenivamo è stata felicemente interrotta, ma bisogna proseguire senza mezze misure tentando di vincere almeno gli scontri diretti che ci attendono, serve in pratica una nuova scia positiva di risultati che non siano pareggi, perché il possibile declassamento di punti va contrastato con le vittorie. Il Cesena vuole venire per vincere, facciamogli trovare la bolgia sugli spalti ed in campo in modo che saranno loro a soccombere….con loro poi esiste un conto aperto che non si chiuderà mai.

RIEMPIAMO IL FRANCIONI.

ristorante-ci-ro-logo

 

marcelli

FORZA LATINA

IL TIMEOUT DI DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO 


NELL’ANGOLO TIMEOUT DI LATINASPORT.INFO, DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO PRESENTA: 

LATINA – NOVARA UN’OPPORTUNITÀ’ SPRECATA
Avevamo rivolto il nostro pensiero in trepidante attesa a quanto sarebbe dovuto accadere in Tribunale all’US LATINA, l’esito che piaccia o meno è stato dettato dalla necessità di guadagnarsi sul campo il consenso della Procura e su questo sono state spese fiumi di parole e litri di inchiostro, conferenze e quant’altro per tentare di rasserenare l’ambiente, lungi però tutti dal pensare a ciò che sull’altro campo (il Francioni) si sarebbe verificato nelle successive ventiquattro ore. 

Come ho già dichiarato altrove, a me la gara non è piaciuta e leggere che al contrario in campo è stato dato tutto e che è sempre l’episodio sfortunato a determinare le sconfitte è una lettura che personalmente non posso condividere.

Tirare tre volte in porta durante tutta la gara è aver dato tutto? Battere tre calci d’angolo in totale cosa vuol dire? Trovarsi Corvia suo malgrado sempre spalle alla porta senza poter incidere (lo stiamo ripetendo da non so quanti mesi) vuol dire forse aver messo alle corde il Novara? Produrre anche un fraseggio importante dalla difesa a centrocampo e poi negli ultimi dieci metri polverizzare completamente l’impostazione di ogni singola azione è forse dare tutto? Ma come mai il Novara (forse la squadra tatticamente meno incisiva vista sino ad oggi al Francioni) con al massimo quattro passaggi arrivava sotto porta e viceversa le nostre ripartenze erano affette da una manovra lenta e compassata? Se a queste domande la risposta è “Abbiamo dominato è mancato solo il gol” allora occorrerà che tutti coloro che hanno commentato questa gara attribuendole un connotato di evidente approssimazione e bruttura – Stampa nazionale compresa – da domani parlino d’altro. 

Quanto agli insulti verso i giocatori, non li condivido, se vi sono stati, perchè il momento che stiamo attraversando non è dei più semplici, l’unione dell’ambiente dalla Stampa ai tifosi, Società e giocatori va preservata da turbolenze e chiacchiericci disfattisti, ma le domande di cui sopra devono far riflettere chi di dovere, perchè con le frasi fatte e i ritornelli di facciata, si offende solo l’intelligenza altrui.

FORZA LATINA.

IL TIMEOUT DI DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO 

​BENEVENTO – LATINA….SOLO UNA PIA ILLUSIONE….



Girano le lacette di un orologio, scandiscono il tempo di una partita e fotografano un Latina mutante. Inizio molto lento e poco concreto, si capiva dai primi due calci d’angolo che il pomeriggio al Vigorito sarebbe stato lungo e difficile. Pur tuttavia il Latina, mette fuori la testa dal sacco e fulmina Cragno alla prima occasione utile grazie ad un autentico siluro di Corvia, da calcio piazzato.Ma è e sarà una PIA ILLUSIONE! 

Il pomeriggio dei miracoli di Pinsoglio non è sufficiente ad evitare la tristezza ai 250 tifosi Pontini (tra cui il sottoscritto) che avrebbero sperato almeno nel pareggio visto il vantaggio iniziale, mentre la debacle iniziava a profilarsi all’orizzonte. Due reti subite frutto di due errori macroscopici, il primo nell’aver consentito a Pezzi di tirare indisturbato e centrare l’angolo alto della porta nerazzurra, nessuno ha efficacemente impedito al calciatore di calciare; il secondo di Ciciretti da posizione impossibile lascia la difesa attonita ma ferma a guardare il pallone insaccarsi sull’angolo destro a giro. Si dirà nel post partita un grande Benevento capace di reagire immediatamente allo svantaggio e collezionare ben dieci tiri nello specchio della porta tra primo e secondo tempo al netto dei due gol segnati. E il Latina? Resta in dieci ma, progressivamente, perde sia la grinta che la cattiveria, inutile fare pagelle non è nel mio stile salvo rimarcare la realtà oggettiva, con un passo indietro rispetto sia alla partita col Frosinone che con Lo Spezia. Quello che più mi rammarica è l’aver visto la nostra squadra nel secondo tempo slacciarsi e con l’individualismo prevalere sul gioco di squadra: ognuno giocava per sé, cercando di risolvere da solo la disputa, altrimenti non si spiegherebbe come tantissimi palloni sono stati lanciati e letteralmente sprecati dove ad eccezione di Corvia, Della Fiore e Brosco, gli unici a caricarsi la squadra sulle spalle, gli altri hanno suonato la musica da perfetti solisti senza cogliere i necessari raccordi di squadra. Vivarini ha dichiarato tra i tanti elogi al Benevento il nostro campionato inizia venerdi! Bene Mister lo speriamo tutti. E tutti vogliamo restare uniti per centrare l’obiettivo salvezza e siamo pronti a sostenerti perchè lo meriti, ma da ora in avanti BISOGNA CAMBIARE PASSO ! 

FORZA LATINA.

L’ANGOLO TIMEOUT DI LATINASPORT.INFO

DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO, OPINION LEADER DI LATINASPORT. INFO: “NON PIANGIAMOCI ADDOSSO E NON SI CERCHINO ALIBI”…

NON PIANGIAMOCI ADDOSSO PER CORTESIA

Derby alle spalle, ma la tristezza resta, per come ancora una volta è maturata questa sconfitta. Latina, grande cuore, poca sostanza, troppe concessioni agli avversari nel primo tempo, poca lucidità nel secondo sotto porta quando eravamo riusciti a schiacciarli nella loro metà campo. Personalmente, mi sento però di elogiare la squadra e soprattutto i nuovi arrivati che si sono calati nella parte da subito, De Giorgio e Buonaiuto daranno un grande contributo alla salvezza di questa squadra, ma una cosa è certa! La Società corra ai ripari in avanti perchè serve una prima punta di esperienza e di spessore in grado di capitalizzare il lavoro del centrocampo. Non dobbiamo assolutamente piangerci addosso o cercare alibi, da lunedì occorre cambiare passo e già da sabato prossimo a Benevento dimostrare che il passo falso del derby resterà isolato, mentre rimanderemo ad un futuro più o meno lontano le nostre sacrosante rivincite. 
FORZA LATINA AVANTI TUTTA !


​” NON SI FANNO PATTI TRA LEONI E UOMINI “

IL TIMEOUT DI DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO 

Felicissimo di citare una frase storica tratta dal film “TROY”, nel quale Achille respinse Ettore nel mitico duello non risparmiandogli nulla e alla fine travolgendolo a morte. Il significato epico è forte, ma in giusta gradazione possiamo accostarlo alla gara odierna tra Latina e Verona. Chi pensava di dover portare il pallottoliere è rimasto deluso, chi pensava di dover accontentarsi al limite limite di un pareggio è rimasto sorpreso.. sì, sorpreso perchè un Latina così coriaceo e determinato albergava nei ricordi di ciascuno molto ma molto tempo fa.

Risultato giusto col Verona al tappeto, tranne qualche timido segnale di ripartenza più arrabbiata che tecnicamente allestita gli scaligeri a Latina sprofondano. No, non per infierire, ma il Latina ha concesso poco ed è stata nettamente superiore; mi è piaciuta dopo tanto tempo la fase di non possesso, varchi chiusi,braddoppio di marcatura che hanno fatto letteralmente impazzire Pazzini et company. Volevano metterci sotto ma avevano i pistoni del motore spuntati e la classifica vista da un marziano forse doveva essere capovolta a favore del Latina. Bravi ! Anzi Bravissimi oggi complimenti a tutti i neroazzurri, i Leoni che volevamo, bravissimo Mister Vivarini che con un inaspettato mutamento di panchina ha eluso i richiami di pettorine e guardialinee vari, ottima la prima di Insigne bravissimo tra le linee a dare vivacità ad un attacco che presto farà vedere altri numeri, bravissimo Brosco a gettare il panico prima in attacco e poi a difendere spezzando frecce agli archi dei tiratori scelti veronesi oggi imprecisi e realmente sottotono.

Ultima considerazione la rivolgo a Mister Pecchia….lei meritava il pareggio? MA MI FACCIA IL PIACEREEEEEEEEEEEEEEEE !!!!!!!!!!!!!!

Il nostro opinion leader, oggi, ha voluto accostare figure epiche alle vicende “pallonare” che, ad ogni buon conto, hanno anch’esse dell’epico. Sì, perché battere in un modo talmente roboante e sacrosantemente giusto quell’avversario che sarebbe dovuto venire a Latina per annichilire Mariga e compagni, è di per sé epico e, nello stesso tempo, “scientifico”. Quattordici leoni – direbbe Piero Angela – possono e devono scientificamente avere la meglio su qualsiasi altra forma vivente – uomo compreso – in virtù della saggezza, della temperanza e della maggiore tempra fisica. Ieri, al Francioni, abbiamo assistito ad una gara perfetta, frutto della saggezza tattica, della temperanza tecnica e di una condizione fisica che permetteva ad ogni giovanotto con indosso la casacca a strisce neroblu di arrivare per primo rispetto allo squadrone scaligero. Se tutto è bene quel che finisce bene, figuriamoci il prosieguo…

​”IL MERCATO E I SUOI RUMORS NON SIANO UN ALIBI “

IL TIMEOUT DI DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO DI LATINASPORT.INFO

 Voci che si rincorrono, che fanno e disfano nel giro di secondi alimentati dal giornalismo di settore sempre rivolto ad adescare procuratori che tentano di alzare le quotazioni dei propri calciatori frastornati e a volte come correttamente detto da Vivarini con la testa un pò farfallina. Mi auguro e spero che la testa dei nostri Calciatori nerazzurri resti al suo posto e soprattutto con il pensiero solo al Verona. Il mercato del Latina? Un rebus ancora tutto da decifrare, speriamo bene !!!

Ci piace pensare che il trapasso dal 2016 al 2017 sia, oltre che un momento di festa, anche un momento di riflessione… Latinasport.info augura a tutti i propri lettori (e non solo) di fare tesoro di questo momento e di vivere a pieno l’anno nuovo con la consapevolezza che la vita è una continua sorpresa e ogni anno che arriva porta con sè “tesori preziosi”… La città di Latina, quella di Reggio Calabria con la quale continua un quarantennale gemellaggio, le due provincie e lo sport pontino e reggino – in generale – ne hanno bisogno. Tanti auguri a tutti!

​LATINA CESSIONE FATTA SI VOLTA PAGINA

Nell’ANGOLO TIMEOUT di DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO, il noto penalista latinense si produce in un attento e prezioso atto di benvenuto alla nuova dirigenza della massima espressione calcistica della provincia pontina. Senza però conferire ai predecessori tutti gli onori e tutti i meriti per ciò che hanno saputo regalare al popolo pontino 

Non se ne poteva davvero più, questo rimbalzo di notizie stava lacerando e logorando un pò tutti.

Dalla trasmissione Pianeta Nerazzurro, unitamente agli altri ospiti presenti in studio, avevo auspicato la fine di una telenovela che dallo scorso luglio aveva più volte tenuto col fiato sospeso una città intera. 

Oggi mi sento di ringraziare tutti coloro che si sono adoperati per far crescere il calcio a Latina e che dalla Promozione hanno traghettato questa città verso la serie B ed il mio pensiero va anche a chi oggi come Michele Condò non è più tra noi ricordando quanto di buono ha fatto per il latina Calcio. Non dimentico I Presidenti Pasquale Maietta, Paola Cavicchi, Antonio Aprile, perchè va reso loro Onore e Merito di aver regalato alla Comunità Pontina Tutta per quattro lunghi anni la Serie B con il sogno solo accarezzato della promozione in serie A. Le pagine della storia calcistica di qualunque Società sono come le pagine di un prezioso album di Famiglia, si sfogliano, si guardano, si apprezzano per il loro valore aggiunto.

Do il benvenuto alla nuova Società che da oggi succede alla precedente. Augurando Loro di raggiungere traguardi importanti al cospetto di obiettivi calcistici sempre più prestigiosi e con il cuore sempre proteso oltre l’ostacolo. Auspico e chiamo a raccolta i Tifosi tutti affinchè superando i naturali personalismi e le simpatie o antipatie personali facciano quadrato intorno ai nuovi Dirigenti affinchè non si pentano mai del passo fatto e delle sfide che questo campionato ed il prossimo presenteranno, nutrendo i nuovi rispetto altissimo per la ns Comunità ed Amore incommensurato per i COLORI NERAZZURRI FORZA LATINA AVANTI TUTTA LO SPETTACOLO CONTINUA !!!!

L’ANGOLO TIMEOUT DI DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO 

​STOP TELEVISION

Ho appena finito di vedere la puntata di Pianeta Nerazzurro e come avrete notato, nonostante gli illustri Ospiti presenti in studio non si è aperta alcuna finestra sul futuro Societario del Latina Calcio e mi riferisco ovviamente al tema prescelto che però non ha aggiunto nulla al silenzio tombale che regna sovrano. Va dato atto e merito ai giornalisti presenti di non aver inventato nulla e di non aver sorpreso nessuno con effetti speciali e di aver fedelmente raccontato l’attuale realtà avvolta dalla più fitta coltre di mistero. Convengo però solo in parte con le motivazioni attribuite, orientando la mia personale opinione che vira su quanto asserito da Pasquale De Rosa. Il Presidente Aprile sta lavorando sotto traccia per ricercare nuove fonti imprenditoriali che possano supportarlo per il futuro. Comprendo anche lo smarrimento in cui versano molti tifosi che pretendono risposte immediate e risolutive, ai quali dico e domando, ma voi pensate veramente che chi sta operando per il bene del Latina Calcio, possa  realmente esternare delle precise difficoltà o perplessità, finendo per disarmare possibili investitori,facendoli allontanare? Sono il primo a rivendicare chiarezza sul futuro della Società, ma sono anche convinto che da un tunnel buio si possa intravedere la luce e non sempre il silenzio è sintomo di disfatta. Dunque attendiamo Presidente Aprile confidando sulle sue promesse, ma confidiamo altrettanto nelle successive CERTEZZE.

FORZA LATINA.

L’ANGOLO TIMEOUT DI DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO 

​LATINA BRESCIA PAREGGITE O C’È DELL’ALTRO?

Faccio fatica a scrivere per commentare questa gara, perché dopo Ascoli mi sarei atteso e non solo io quel salto di qualità dove la vittoria avrebbe consegnato al campionato e ai tifosi quel salto in AVANTI in classifica tanto sperato. Al contrario mi ritrovo a dover dire abbiamo rischiato di perdere; il Latina non compie quel salto in avanti perché non riesce durante l’intero incontro ad imporre gioco e supremazia in campo. Concede troppe ripartenze e offre a Brocchi che a dispetto del suo cognome mette in atto tutta la sua esperienza, il tallone d’Achille. Latina domina ma solo a tratti. La corrente alternata si nota quando i Bresciani chiudono sistematicamente gli spazi e ripartono. Il Latina soffre la pareggite perché quando deve impostare lei, la partita fa fatica al contrario della condotta di gioco in trasferta dove lascia agli avversari questo incombente. 

Non mi è piaciuto vedere Gilberto fuori ruolo e giocare al centro dell’attacco, non è in assoluto una valida spalla ne lo può essere né per Corvia né per Paponi, quest’ultimo che ha fatto bene ma incapace di trovare varchi perché sempre raddoppiato. 

Anche in questa occasione sostituzioni tardive e non in grado di incidere nel tempo residuo. Se avete notato l’ingresso di Rolando, Regolanti e Boackie crea notevoli problemi alla retroguardia Bresciana,ma troppo tardi. 

Bravissimo Vivarini a mantenere la squadra  distante dal contesto esterno sul quale evito di soffermarmi qui ma mi riservo di farlo quando alcuni aspetti mi verranno chiariti, un po’ meno nella lettura tattica delle partite, ora occorrerà che il Tecnico pontino istituisca una terapia appropriata, perché si possa superare la pareggite da mura amiche o se volete da Francioni. Girare la boa del campionato a 25 punti è forse un pensiero stupendo? Fatevi la domanda e datevi la risposta!

​”SE DI SPADA FERISCI DI SPADA PERISCI “


Nella rubrica “L’ANGOLO TIMEOUT” di Daniele Santamaria Maurizio, lo stimato professionista e famoso tifoso pontino, con un’analisi perfetta pone l’accento sulla prestazione da incorniciare della squadra nerazzurra ma, nel contempo, pone una domanda alla quale può rispondere i più titolati addetti ai lavori…

Nienti di più affine alla gara di oggi, dove un Latina sull’orlo di una crisi di nervi affonda il colpo mortale ad un Ascoli reo di aver pensato anzitempo di avere la partita in pugno. Spade e animi surriscaldati perchè quando per l’ennesima volta un arbitro tenta di demolirci è lì che si sprigiona il carattere e la rabbia di una squadra. Dico la verità: non mi aspettavo di vedere una squadra che ridotta in nove avesse la forza di rialzarsi. Ci ho sperato fino alla fine perchè l’Ascoli dopo aver divorato nel secondo tempo con Cacia e Gatto due gol clamorosi, aveva pensato bene anzi male di addormentare la partita picconando la tenuta dei nervi dei nostri Nerazzurri. Due espulsioni assolutamente inesistenti, avrebbero mandato a picco qualsiasi corazzata, ma il Latina C’E’ e oggi è toccato all’Ascoli subirne la voglia di non mollare mai. Due prodezze di Scaglia e Corvia autore di un’altra gara importante, consentono al Latina di allungare la striscia positiva di risultati. Ho un dubbio che però è anche un rammarico, ma se al posto di Gilberto fosse stato collocato Paponi o Regolanti, avremmo forse portato via l’intera posta in palio? CREDO DI SI ma dal momento che in panchina mi ci sono seduto solo per una foto, lascio ad altri più titolati di me l’ardua SENTENZA.

L’ANGOLO TIMEOUT DI DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO DI LATINASPORT.INFO – ​La Virtus Entella ringrazia…

Un timido sole a far capolino su un Francioni ridotto a salotto per pochi intimi(VERGOGNA) con un Latina sceso in campo e deciso a vender cara la pelle al cospetto di un’Entella figlia del solito brodino equilibrato di Breda che a Latina però è una costante, lascia sempre un segno negativo.

Il gol di un Corvia autore di una prestazione tanto generosa quanto buona, mal si concilia  con l’ennesima cattiva gestione del vantaggio maturato. Solito film stessa sceneggiatura, ora i punti persi sono sei nelle ultime tre partite e il pentagramma musicale, vede ancora una volta una pessima lettura del direttore d’orchestra e la musica STONA ANZI STECCA. Cambi tardivi e scarso senso della visione unitaria di gioco, secondo tempo con la Virtus quasi constantemente nella nostra area e con Corvia costretto ad un lavoro estenuante poichè non sorretto da una valida spalla in avanti. Gilberto ha fatto quello che poteva fare dando il massimo, ma l’ingresso di Regolanti doveva avvenire molto tempo prima, visto che gli spifferi sinistri di una possibile rimonta erano già nell’aria, squadra bassa e non in grado nè di ripartire nè di  pungere gli avversari. 

Mi spiace per Mister Vivarini, ma le critiche costruttive è ora che le faccia proprie perchè, non è possibile anzitempo spegnere la luce. Buttata letteralmente alle ortiche la possibilità di vedere i Nerazzurri dalla parte sinistra della classifica; quanto ai pali l’episodio arbitrale, no comment, perchè altrimenti si finisce per consegnare un alibi ad una gara che ancora una volta è scritta da una pervicace superficialità di lettura tecnico tattica.

​”VITTORIA DI SERENITA’ E PROSPETTIVA”


Vicenza-Latina ha detto e promesso questo! Una gara in cui i Nerazzurri si sono misurati con le decisioni discutibili di Aureliano e le vicissitudini del campo.In dieci hanno saputo lottare e difendere un risultato che dopo solo un rigore concesso su due che ne avremmo meritati sempre con Corvia, avrebbe potuto capitolare nel solito scialbo pareggio da ultimi tre minuti di gara. Così non è stato ed e’ giunta la prima vittoria in trasferta; giusto onore al merito, altrettanto giusto tributo alle critiche costruttive che oggi si sono trasformate in un valore aggiunto. La squadra va elogiata per personalità e rabbia profusa senza mai mollare.

Bravissimi tutti, ma a Pinsoglio e Corvia va riconosciuto un plauso particolare per aver entrambi nei rispettivi ruoli trascinato la squadra verso il successo finale. Ora occorre non esaltarsi, ma puntare sulla continuità di risultati anche a discapito del gioco, ben venga il 3-4-2-1 se rappresenta la base tattica su cui puntare per corroborare l’identità della squadra. Un solo appello mi sento di rivolgere a tutti i tifosi, sportivi, occasionali, gufi e volatili vari, questo è il momento per crederci e tornare compatti e numerosi al Francioni! 

Forza Latina e Avanti Tutta !!!!!!

​”IL GRANDE RUGGITO E I GALLETTI VANNO ALLO SPIEDO”

di Daniele Santamaria Maurizio nell’angolo Timeout di Latinasport.info 


 La tradizione negativa del Bari al Francioni si era interrotta solo un anno fa dove in panchina c’era Iuliano ed il Latina sprofondò negli ultimi dieci minuti dopo essere stata in vantaggio sempre grazie ad una rete di Luigi Scaglia. Oggi la bilancia è tornata a pendere dalla parte giusta ed i Nerazzurri con una prova superlativa hanno assegnato al Bari un nuovo tabù da sfatare, non vincere al Francioni come in passato. Statistiche a parte, il Latina visto oggi ha ritrovato Corvia, Bandinelli e Nica capaci di imporre un gioco veloce, di prima e senza regalia alcuna agli avversari. Il Bari si è notato a tratti ma – come dirà Stellone nel post partita – non è stato all’altezza della situazione, solo flash con la zanzara De Luca la cui puntura non ha dato il benchè minimo risultato se non la pia illusione di poter riacciuffare il pareggio.

Un plauso particolare dopo mesi di presenza in chiaro scuro va a Daniele Corvia autore di una partita di grande impegno e sacrificio, la sua irruenza e incisività ha meravigliato e stupito anche i più scettici sia in fase di possesso che di non possesso. 

Sacrificio,lotta e rabbia aveva chiesto Mister Vivarini e l’ha ottenuta; Nica fino ad oggi considerato l’oggetto del mistero ha salutato il suo esordio in nerazzurro, prima procurandosi il rigore trasformato da Corvia, poi unitamente ad uno splendido Di Matteo, ha riportato alla memoria dei tifosi pontini le corsie esterne ed il gran valore aggiunto nel saperle sfruttare, un 3-4-3 e poi la difesa schierata a cinque nel finale hanno consentito al Latina di prevalere sul Bari. Scaglia bestia nera del Bari,ha siglato un eurogol che credo meriterebbe gli allori della cronaca sportiva una esecuzione che mancava da tempo al giocatore.

Ora però occorre continuità, godersi la vittoria ma restare con i piedi ben fissi a terra perchè tra soli sette giorni faremo visita al Vicenza esaltato dalla vittoria in trasferta a Trapani. 

Concludiamo quindi il pasto con i galletti in pompa magna e poi ripartiamo dalla gara di oggi, perchè QUESTO E’ IL LATINA CHE VOGLIAMO.

AVANTI TUTTA.

DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO NELLO SPAZIO TIMEOUT DI LATINASPORT.INFO

Andare oltre le parole o gli atteggiamenti o le risposte avute in settimana, significa pensare in positivo (lo cantava Jovanotti tempo fa). Durante la trasmissione Bordocampo su Teleuniverso ho voluto glissare sui contenuti della conferenza indetta dal CoPresidente Aprile nella quale abbiamo ascoltato anche il DS Mauro Facci. L’ho fatto perchè la finalità della Conferenza era quella di rassicurare tutti sulla permanenza di Mister Vivarini alla guida del Latina e di chiedere ai tifosi, stampa, opinionisti e tali altri di stringersi intorno a squadra e Società in un momento critico dove (e ne sono convinto) solo con l’unione delle suddette componenti potremo lasciare una collocazione in classifica che non ci appartiene. Mi asterrò anche in questa occasione dal compiere una analisi di quella conferenza, che però come si dice in giuridichese, riserverò all’esito di ulteriori futuri approfondimenti controdeduttivi, ove sussista la necessità di farlo costruttivamente parlando. 

Mi limiterò ora a commentare il termine “INCONDIZIONATA” che associata alla fiducia verso qualcuno, stride assolutamente con il calcio lo sport in genere e aggiungo anche con la vita. Tutti siamo condizionati a qualcosa, tutte le nostre azioni od omissioni producono conseguenze che sono il frutto del condizionamento esterno legato ad eventi situazioni che ci guidano o meno al raggiungimento degli obiettivi che pensiamo di centrare. 

Detto questo, la partita col Bari sarà la prova d’appello per Squadra Tecnico e Società chiamati a riscattarsi dopo la disfatta di CARPI PISA E CITTADELLA, perchè senza il timore di essere smentito è da Carpi che ha preso il via l’involuzione tecnica della squadra verso il non gioco, verso i regali agli avversari verso prestazioni inguardabili. Sia Vivarini, l’uomo della svolta, del cambio di passo ora che ha avuto la ratifica positiva al suo operato da parte della Società e che quindi nessuna pressione nè dei tifosi nè della stampa, per ora, puo’ destabilizzare la sua condotta tecnica. Trasformi Vivarini la sua insoddisfazione (che per onestà intellettuale ha riconosciuto nell’ultimo passaggio di presentazione ai cronisti della gara di domani) in rabbia e grinta verso i giocatori affinchè domani il Bari possa essere sconfitto come lo è stato in passato (salvo lo scorso anno) con una prestazione concreta dal punto di vista del gioco anche a discapito dell’estetica di cui in questo momento forse abbiamo meno bisogno.

FORZA MISTER 

FORZA LATINA 

AVANTI TUTTA.

L’ANGOLO TIMEOUT DI DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO 

​Stiamo ricevendo decina di messaggi, email e note di scontento tanto da non riuscire a tener testa a questo fiume di disapprovazioni, proteste e improperi vari nei confronti della società, del tecnico Vivarini e di un ambiente che non riesce a scrollarsi di dosso un periodo di ambascia che attanaglia Latina e il Latina.

De Donato Gennaro: “auguri BOAKYE  per me oggi interessa solo la tua vicenda..torna presto”

Antonio Brighenti: “Vivarini deve andare via!”

Enzo N.: “Siamo con un piede in Lega Pro e questo grazie ad una società che non ha voluto spendere per allestire una squadra all’altezza della serie B”

Federico Ginanneschi: “Sono molto amareggiato,oggi Vivarini ha dimostrato di non essere un tecnico in grado di allenare in serie B. Ha sbagliato formazione, tranne il cambio Boaeky – Corvia, le altre sostituzioni non hanno senso. 12 partite di campionato e 12 formazioni diverse questo la dicono tutta. 10 tiri in porta e 12 tiri fuori vuol dire aver provato ben 22 volte a fare gol, contro gli 8 tentativi del Latina. Poi se vogliamo aggiungere i 12 corner del Cittadella contro i 4 del Latina. Questi pochi dati possono dare la pochezza del Latina in campo.”

Dario S.: “Vivarini non è allenatore di Serie B”

Claudio S.: “Ridicoli e Vergognosi dare prestazioni cosi Vivarini vattene”

Y.G.R.: “Prestazione vergognosa”

G. T.: “Spero arrivi Gautieri già da domani”

Ce ne sarebbero tantissimi altri ma abbiamo fatto opera di filtraggio pubblicando quelle “pubblicabili”

LUMILIAZIONE ESERVITA ” 
Ora non credo che servano più argomenti o attenuanti per commentare questa gara; Auguro a Boackie una pronta guarigione. La gara? Solo umiliazioni per i tifosi pontini, una squadra senza attributi e con ancora una volta una totale scollatura in tutti i reparti, oltre non vado perchè salvo Pinsoglio il resto della squadra dovrebbe seriamente convincersi che oggi è stata altrove e con le gambe e con la testa. La Società faccia i passi che deve fare, perchè inutile continuare a nascondere la testa sotto la sabbia e la polvere sotto il tappeto, ora BASTAAAAAA !!!!”

L’arrabbiatura dell’amico Daniele rappresentata in questo comunicato, penso sia l’opinione comune diffusa di tantissimi tifosi che, stanchi di inghiottire bocconi amari, sono passati dalla sopportazione alle proteste (vivaci ma composte) all’indirizzo di una Società che, evidentemente, non ha compreso la gravità di certe scelte che si stanno rilevando scriteriate. Daniele, quindi, fa bene a scrivere che Aprile e Maietta prendano seri provvedimenti per il bene del Latina. Ora basta!

“LE INTERVISTE DI LATINASPORT.INFO” da seguire…

Dopo il secondo tempo inguardabile del Latina, abbiamo raccolto le impressioni di due illustri tifosi nerazzurri: Federico Ginanneschi e Daniele Santamaria Maurizio. “Non c’è assolutamente da stare tranquilli, la classifica langue ed i gol subiti ora sono troppi. Tutta da seguire

​” TENERI O LEONI “????????

La gara con il Carpi ha aperto questo interrogativo che non avremmo mai voluto neppure immaginare. Sabato, personalmente, salvo solo quella ottantina di persone tra cui il sottoscritto che dopo aver macinato tra andata e ritorno quasi mille kilomerti e oltre dieci ore di auto, si è visto consegnare una partita scialba dove la timidezza dei nostri giocatori è apparsa oltre che riprorevole anche ingiustificata.

Alla vigilia Vivarini affermava di aspettarsi una grande prestazione; è evidente che sia restato fortemente deluso. Il titolo del mio articolo, lo ricavo dall’intervista rilasciata da Castori al termine della gara dove il riferimento è pregnante: se sei tenero ti sbranano se al contario sei Leone (come dovremmo essere) sbrani e divori. Perdere si può soprattutto se il livello tecnico dell’avversario è palese, ma non come ha perso il Latina regalando due gol che suonano come un campanello d’allarme; De Vitis invece di spazzare via la palla non la stoppa e la fa finire sui pedi di Di Gaudio ed ecco il primo castigo; Mariga si fa soffiare la palla e invece di lanciarsi dietro il suo avversario reclama una punizione dubbia da cui scaturirà il secondo gol. Chi mi conosce e mi segue sa che non getto mai la croce su nessuno nè mi piace fare processi, ma quando le criticità diventano da frequenti a croniche la mia disapprovazione è totale. 

Mi spiace doverlo dire espressamente ma della gara appena trascora non salvo nessuno, le attenuanti non ci sono per nessuno quando un intero collettivo oltre a perdere, colleziona una così brutta figura. Ora Società, Squadra e Allenatore dicano cosa manchi per non essere più teneri e DIVENTARE DEI LEONI AGGUERRITI, tutto il resto MI ANNOIA !!!!

Ecco quindi il puntuale e duro sfogo dell’amico Daniele Santamaria Maurizio che si pone l’amletico quesito: ma questo è il vero volto del Latina? Questo è il Latina che diventa un “timido agnellino” nel momento di criticità? Perdere contro il Carpi nato per vincere ci può stare. Ma perdere per colpa di due ingenuità degli uomini più  rappresentativi non è e non può essere accettabile così come non si potranno accettare certi atteggiamenti tattici che rendono il Latina decisamente vulnerabile e leggero. A Carpi, contro una squadra forte, non si può schierare uno sfrontato 3-5-2 e non costruire nulla di concreto, un’azione degna di nota, un vero tiro in porta, insomma un qualcosa di accettabile se non quando Vivarini getta nella mischia Scaglia e D’Urso al posto degli inconcludenti Rocca e Mariga. Daniele quindi ha ragione a criticare un Latina che ha tradito le aspettative di tutto l’ambiente nerazzurro dopo l’incoraggiante prova di domenica scorsa contro il Trapani. A questo punto c’è da chiedersi: ma con i siciliani fu vera gloria oppure la compagine di Cosmi è tanto debole?

“LE INTERVISTE DI LATINASPORT.INFO” 

La speciale Rubrica “Il Timeout di Daniele Santamaria Maurizio” nel dopo-partita di Latina -Trapani: “oggi, finalmente, ci siamo divertiti”

​”RAGAZZI COSI’ PROPRIO NON VA”

Ennesimo pareggio, ennesima delusione tra le mura amiche. Anche la Ternana da un ritmo mediocre e dalle maglie difensive larghe, espugna il Francioni portando con sè un punto prezioso. 

Il Latina, va detto, perde Pinato dopo soli tre minuti e Vivarini è costretto a modificare l’assetto tattico, ma questo non può costituire alibi alcuno. Il Latina mi è piaciuto a tratti ma non come a Novara, tutti ci saremmo attesi molto di più con Acosty schierato nel suo ruolo naturale ed un tridente con Paponi e Boakye che avrebbe dovuto rappresentare l’ariete di sfondamento nelle linee difensive avversarie. Avrebbe perchè in realtà Boakye continua a vedere la porta in tutt’altra direzione (sono tre i tiri andati a ramengo che sommati a quelli effettuati contro il Benevento salgono a sei) non centrare lo specchio della porta è un segnale preoccupante per il ganese che si ripete.

Gara che si accende solo a tratti ma che il Latina non mostra mai di avere in pugno nonostante l’avversario di turno tenda a scoprirsi e a lasciarti giocare.

Non mi è piaciuto neppure Di Matteo dal quale mi sarei atteso di più, è dalla sua parte che la Ternana prova a pugere agendo indisturbata. Una gara sottotono, condotta con troppa approssimazione e che non ci ha mai visti realmente pericolosi dalle parti di Di Gennario salvo tre tiri nel primo tempo ed uno nel secondo.

Quattro tiri in porta più il gol per alcuni potrebbe significare molto, per me vuol dire essere ancora lontani dalla condizione migliore, anche in considerazione che gli ultimi dieci minuti (e questa circostanza si ripete in ogni gara) il Latina mostra di essere a corto di fiato e lucidità.

Mi chiedo se oggi avessimo incontrato una squadra veloce sulle fasce e incisiva sotto porta cosa sarebbe accaduto.

Chiudo la mia analisi, ribadendo che le amnesie e distrazioni difensive continuano ad esserci fatali,anche oggi si è consentito ad un loro giocatore di percorrere quindici metri palla al piede senza essere contrastato e sul gol vi sono delle defezioni evidenti.

Mi auguro che Mister Vivarini imprima più convinzione nei singoli giocatori, perchè non si può consentire il ripetersi di certe prestazioni, con un’altalena di ritmi assolutamente discontinua e che rispecchia fatalmente il risultato finale.

Pensare al Cesena significa organizzare ben altra quadratura del cerchio,perchè se le Fere hanno mostrato limiti evidenti la stessa cosa non sarà per il Cesena detentrice di ben altro spessore tecnico.

Forza Latina !

“IL VELENO E’ SEMPRE NELLA CODA”

daniele-santa-maria-maurizio

Mi verrebbe da dire “LATINA VOLA”, ma se ti spezzano le ali anche l’aquila più resistente si schianterebbe al suolo. 

Il Latina visto martedì è un Latina che lotta col cuore e che non molla anche se con qualche distrazione di troppo fa tremare i propri tifosi, ma nel calcio può starci ed il lavoro di Mister Vivarini inizia a donare i suoi frutti. 

Mi è piaciuta la rabbia e la cattiveria profusa dal Latina con e senza Scaglia, determinata a non consentire un’altra battuta d’arresto. Paponi e Brosco, infrangono le speranze del Novara di incamerare l’intera posta in palio. 

Sulla scena e sullo sfondo, restano ancora i fossili di un arbitraggio discutibile e che alimenta il veleno in coda visto che ormai consecutivamente registriamo omissioni e sviste. Basta diciamo tutti Basta a mandarci questi Arbitri! Il fuorigioco era netto, ma Guardalinee ed Arbitro hanno fatto spallucce, a dire il vero però anche i nostri giocatori non dovevano fermarsi, perchè, se il fischio per quanto ingiustamente non arriva si deve proseguire ed impedire quello che invece si è verificato il secondo gol con cui il Novara è passato in vantaggio. La gara poi ha avuto un diverso epilogo, espulsione di Scaglia (troppo severa se pensiamo che spesso noto calciatori che urlano ai guardalinee tutto il loro disappunto) e mi piacerebbe proprio sapere il tenore delle sue presunte offese rivolte a chi e dicendo cosa??? 

La squadra ha dato la risposta che la Tifoseria attendeva, ma le ali non dobbiamo più farcele spezzare, ora un’altra risposta me l’aspetto dal pubblico, con la Ternana il Francioni deve essere pieno! 

Avanti Tutta! Forza Nerazzurri NOI SIAMO TUTTI CON VOI !

IL TIMEOUT DI DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO 

“GUARDARE AVANTI PER ANDARE OLTRE”


Ho lasciato, credo, per ultimo il Francioni, perchè non mi capacitavo di un pareggio che ancora adesso faccio fatica a digerire. La retorica di chi conosce il calcio, mi risponderà “Se non la puoi vincere non la devi perdere”. Poi ascolto le dichiarazioni dell’allenatore del Benevento, Mister Baroni, che afferma nel post partita “Oggi c’erano tutti i presupposti per toppare” allora il sangue mi va al cervello. Grande lavoro a centrocampo, bella la posizione di De Vitis sulla mediana, oltre il suo magnifico eurogol, buona ma non ancora eccellente la manovra di impostazione di Moretti, assolutamente impalpabile la fase offensiva, con palloni spediti ben oltre la collocazione della porta e quando questo si ripete vuol dire anche scarsa concentrazione. In difesa il gol subito è il frutto della ricorrente amnesia, come si possa pensare di abbassarsi nella fase di vantaggio e di poter lasciare così tanto campo agli avversari, tanto da concedere ad un loro giocatore di battere a rete indisturbato e privo di marcatura, questa è una circostanza che mi va spiegata, se non la si inquadra in un errore grossolano di LETTURA. Un passo indietro riguardo la prestazione rispetto alle gare di Spezia e Frosinone e un regalo al Benevento che sino al pareggio, oltre un palo e due tiri in porta altro non aveva fatto, fornendo una prestazione opaca e mediocre. Drammi non se ne devono fare,ma già da martedì si deve cambiare registro, perchè questa squadra ha un grosso potenziale e non basta dire appena ci sarà il risultato pieno si trasformerà, il risultato non viene da solo, va costruito eliminando prima le criticità in difesa ed in attacco,poi il rigore non concesso da Aureliano ,il tiro di Scaglia che ha piegato le mani al portiere campano, siamo d’accordo, ma non basta. GLI ALIBI NON SERVONO E NON VANNO CERCATI ! GUARDIAMO AVANTI E ANDIAMO OLTRE E VEDRETE CHE I RISULTATI ARRIVERANNO.

FORZA LATINA.

PIANETA DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO – LA RUBRICA DI LATINASPORT 


IL VELENO OLTRE IL CUORE

Si chiude con un triste 2-1 per il Frosinone il tanto atteso derby – il cinquantesimo per l’esattezza – che a mio avviso penalizza oltremisura i nerazzurri. L‘arbitro Pasqua diventa protagonista della sua peggior versione e si schiera come dodicesimo uomo nelle fila cioiciare. Dai primissimi minuti tutti abbiamo avuto la sensazione che la sua imparzialità restasse scolpita solo sulla carta, lo comprovano la quantità industriale di falli commessi dai canarini che andavano giu’ di forza a cui non hanno fatto seguito altrettanti cartellini gialli. Al contrario i nostri Nerazzurri non dovevano attendere molto per essere ammoniti; ma al peggio non c’è mai limite, Pasqua nega un rigore sacrosanto che avrebbe previsto l’espulsione di Gori che in quell’occasione si era distinto in una giocata di pallannuoto, distendendo volontariamente un braccio per opporsi al diagonale di Acosty. Rigore assolutamente certo ed inequivocabile, poi si sa devi trasformarlo e non è detto che vinci la partita, ma se ti danno un rigore e lo segni la partita sarebbe potuta cambiare e dare un altro passo alla gara. E’ evidente che la vostra intelligenza,bsono certo non imputerà nè al rigore non concesso, nè al gol di Brosco annullato le ragioni della sconfitta. Queste ultime possono tradursi in concause calcistiche, restano però chiari a tutti la disattenzione dei centrocampisti sul tiro di Dioinisi che con una serie di finte si è affacciato ai limiti della nostra area e non era Scaglia a doverlo marcare, poi l’errore grossolano di Pinsoglio che non si distende abbastanza su un tiro assolutamente non difficile. Il secondo gol nasce da una nostra palla persa e da un affondo dello stesso Dionisi che demolisce la nostra difesa a tre ed apre importanti interrogativi sulla prosecuzione del nostro campionato con l’attuale sistema di gioco. 

L’ingresso di Di Matteo mi è piaciuto molto e non a caso da quel momento con Boakye schierato sulla linea offensiva con Paponi e Acosty il Latina è parso più incisivo ed in grado di illudere i tanti tifosi che il pareggio fosse a portata di mano. Il Latina è apparso – salvo i primi cinque minuti del primo tempo – aggressivo ed in grado di imporre il proprio gioco, ma il grande lavoro difensivo e del centrocampo non raccoglieva nella finalizzazione i frutti sperati. Il Frosinone verso lo specchio della porta ha tirato nell’arco di tutta la gara appena cinque volte, contro i sette tiri del Latina che ha tenuto maggiormente il possesso palla. Ragion per cui il risultato non rispecchia i valori espressi in campo dalle due squadre e solo la condotta arbitrale e due nostre disattenzioni hanno spento il sorriso dei tifosi accorsi numerosi.

Questa gara lascia sullo sfondo alcuni interrogativi sul piano tecnico ma confido nella preparazione di Vivarini e sul prossimo lavoro settimanale della squadra, che dovrà migliorarsi e crescere ulteriormente. Auspico che contro il Benevento questa evoluzione sia sotto il profilo tecnico che di gioco, possa far dimenticare il derby lasciando alla gara di ritorno la ns riscossa.

MA UNA COSA E’ CERTA: LA DIFFERENZA IN CAMPO NON E’ EMERSA ED IL LATINA COL FROSINONE MERITAVA MOLTO DI PIU’. Questo aspetto deve rassicurarci,ora pensiamo solo al BENEVENTO.

AVANTI TUTTA !


VISTO DA DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO

Risultati immagini per daniele santamaria maurizio regista

Le impressioni di un tifoso DOC che si appresta ad assistere al Matusa di Frosinone l’edizione n. 50 del derby ciociaro-pontino


Frosinone-Latina 

“NON FIRMO PER IL PAREGGIO”


Mettere in un angolo la questione penalizzazione si /no e pensare solo al derby.

Ho visto le partite sin ad ora disputate dal Frosinone, con l’Entella in casa e con il Brescia in trasferta. La rabbia e la fame devono essere le nostre armi perché nel centrocampo e nella difesa giallazzurra ho notato più di una criticità che, sia chiaro, non devono certamente farci adagiare, ma se lette correttamente possono essere il tallone d’Achille da colpire.

Ho notato ad esempio che Mister Marino schiera la squadra con un 4-3-3 atipico non ancora ben assimilato da Ciofani e compagni; la squadra quando attacca si scopre molto lasciando praticamente quasi sempre solo due uomini in copertura. Questo può voler dire che se giochiamo continuativamente sulle fasce possiamo fargli male. Inoltre per entrambe le due gare esaminate ho notato una certa difficoltà a “pulire” i palloni sulla mediana con conseguente difficoltà in fase difensiva: Caracciolo, infatti, con ben tre difensori schierati in contropiede, ha trovato l’imbucata giusta. Segno evidente che, abituati a svolgere il 4-4-2 con Stellone, oggi soffrono particolarmente la velocità e la chiusura delle diagonali.

Serve a mio modesto avviso velocità e l’intelligenza di restare alti anche se con il massimo equilibrio. Il favore dei pronostici è loro – inutile nasconderlo – ma potrebbe rivelarsi un boomerang perché dovranno fare la partita e noi saperli aspettare. Una gara, questa, che possiamo far nostra se sapremo sfruttare le nostre armi migliori, la nostra difesa dovrà essere attenta perché in attacco Ciofani e Dionisi attaccheranno spazi e profondità; questa non è una partita da duelli individuali o da soluzioni con giocate singole, bensì una sfida dove conterà il gruppo e ripeto la rabbia e la fame.

Forza Latina…non firmo per il pareggio !


 

E’ una disamina pressoché perfetta, un’analisi “scientificamente” redatta da chi sa e ha saputo dare del “tu” al pallone. Ha ragione da vendere Daniele Santamaria Maurizio quando significa che Marino, nel passare dal 4-4-2 praticato dal suo predecessore al più dispendioso 4-3-3 per una formazione che è rimasta sostanzialmente tale e quale a quella dello scorso campionato, avrà seri problemi, tante amnesie e vagonate di ritardi d’applicazione. A Brescia, queste amnesie in chiave difensiva, il Frosinone le ha evidenziate nelle occasioni che hanno dato il “la” alle realizzazioni lombarde e in altre due occasioni miracolosamente sventati dagli strepitosi interventi del portiere ciociaro. Daniele fa benissimo ad arringare i tifosi perché, da conoscitore di calcio qual è, sa che i giallazzurri subiranno la migliore verve di un centrocampo frenetico, concreto e sbarazzino che tenterà l’impossibile per mettere in difficoltà il pachidermico centrocampo ciociaro e tentare l’impossibile per lanciare gli avanti nerazzurri. E poi, diciamolo chiaramente: il derby è derby ed esula da ogni previsione. Quindi applaudo l’amico Daniele e non firmo per il pareggio!

Salvatore Condemi

img-20160827-wa0004.jpg

VISTO DA DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO



“SE NON LA PUOI VINCERE NON LA DEVI PERDERE”



Non è uno slogan nè una frase fatta, bensì un credo calcistico che i Signori del calcio hanno coniato ad hoc e che il Latina ha utilizzato ad arte.
Nulla di più attinente e conforme alla gara disputata dal Latina con lo Spezia. Mimmo Di Carlo ha affermato che la prestazione, pur buona dei suoi non ha trovato gli episodi giusti e senza quelli non si vince. D’accordo ma solo in parte, lo Spezia nel primo tempo ha fatto poco o nulla perchè aggredito con forza ed intensità da un Latina deciso a non concedere niente. 

Centrocampo e difesa ottimi nel far girare la palla e contrastare le timide ripartenze dello Spezia, con Nenè ingessato e neutralizzato da Dellafiore e con Piccolo costretto sempre ad indietreggiare per dare fluidità alla manovra. Se la gara fosse terminata con due reti di vantaggio per il Latina nel finale del primo tempo, nessuno avrebbe potuto eccepire alcunchè. Ottimi De Vitis, DUrso e Gilberto, al netto di un attacco però asfittico e non in grado di finalizzare la copiosa elaborazione della manovra nerazzurra a centrocampo. 

Secondo tempo: lo Spezia alza il tiro perchè il Latina paga dazio alle energie spese nella prima fase, le viene concesso non più di tanto e tenta il colpaccio che però non riesce grazie ad una difesa nerazzurra granitica. Occorre migliorare il gioco sulle corsie esterne anche se Gilberto, benchè arrivato da poco promette scintille e rispetto a Verona ha fatto la differenza in meglio. Nel 352 di Mister Vivarini la posizione accentrata di Acosty ha falsato diverse giocate sulla profondità,non sembrando in sintonia con Paponi che non ha inciso come avrebbe dovuto tant’è che nel secondo tempo il Latina non tira mai in porta. Le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti ci sono tutte perchè nè Acosty nè Boakye hanno svolto appieno la preparazione e solo ora stanno mettendo benzina nelle gambe, quindi tutti coloro che lanciano strali negativi sul fronte offensivo devono a mio giudizio pazientare almeno fino a quando non saranno tutti in buona condizione.

Il Derby? Avanti tutta. I problemi al Frosinone non mancano, difesa tutta da rivedere ed anche in avanti appare la sorella lontana di quella squadra che partì in quarta anzi in sesta due anni fa. Ma anche sul punto, la prudenza e la cautela sono d’obbligo, perchè, se è vero che partono con il favore del pronostico è altrettanto vero che il campo, Giudice Supremo, può riservare loro (e me lo auguro fortemente) spiacevoli sorprese.A Frosinone non firmo per il pareggio! 

Forza Latina.

LE IMPRESSIONI DI DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO RACCOLTE DA LATINASPORT

Finisce con un’autentica batosta la gara di esordio a Verona e dire che il Latina aveva inizialmente dato a pensare che non sarebbe stata la vittima sacrificale.

Non aver gestito bene il pareggio ottenuto dopo un solo minuto è costato al Latina la prima sconfitta della stagione.

Resta il rammarico per aver sbagliato molto nel primo tempo tra marcature perse ed errori difensivi evitabili.

Il tasso tecnico superiore mostrato dal Verona non deve costituire un alibi,abbiamo perso per non aver condotto la partita con la dovuta concentrazione al cospetto di un Avversario certamente forte ma non impossibile.

Questa sconfitta non deve indurre alcuno a fare drammi ma non deve neppure essere archiviata con la classica frase di rito “ci può stare“.

Sarebbe da irresponsabili non leggerne le cause nell’atteggiamento sbagliato di taluni giocatori nell’approccio alla partita con un piglio negativo. 

La migliore condizione passa per un’attenzione maggiore sia in fase di non possesso che di impostazione di gioco apparso frammentario e confuso.

Queste le dolenti note da cui ripartire per fare decisamente meglio.

Forza Latina.

L’AUTOREVOLE COMMENTO DI DANIELE SANTAMARIA MAURIZIO SU LATINASPORT

NOVARA…QUESTION TIME


Ho visto,solo a sprazzi la gara disputata dal ns Latina,attraverso le limitate immagini catturate da internet,mentre ho ascoltato la radiocronaca intera della gara.Se qualcuno pensa o ha pensato che la partita di ieri possa in modo chiaro e preciso delineare una già cristallizzata identità di  squadra,dovra’ ricredersi.Il passaggio al turno successivo,non avrebbe altresi’ inciso sulla mia precedente convinzione.L’analisi della gara l’hanno già fatta in molti e quindi non mi ripeto sul punto, salvo soffermare la mia attenzione sulla disattenzione difensiva che ha consegnato a Troest le chiavi della vittoria.Inoltre va certamente riconosciuto a Vivarini di aver dovuto fare di necessità virtu’ allestendo una formazione decimata dalle numerose assenze e con una vera e propria gabbia difensiva riservata dai padroni di casa a Paponi.Ciò nonostante,grande cuore,grande ritmo, ma come afferma correttamente Vivarini squadra ancora non in grado di imporre con personalità il suo gioco.Questo riserva il calcio d’agosto a tutte le squadre che stanno limando e provando schemi e che non possono contare come noi su un organico al completo.Questo è il punto,ossia il tallone d’Achille ! Quando e chi dei lungodegenti infortunati farà nuovamente la propria comparsa con l’undici titolare?Il mercato in entrata è già concluso ovvero sino al 31 agosto sia in entrata che in uscita si registreranno novità?Questi gli interrogativi che a Latina ma in genere nel calcio d’agosto avvolgono i pensieri di Tifosi, Tecnici e Società,non c’è Tecnico di altre realtà che abbia osato dire  “la squadra non ha bisogno di ulteriori tasselli”,o almeno fino ad ora non l’ho letto.

In realtà a dirla tutta,viene da riflettere sull’addio di Schiattarella le cui motivazioni oltre a non avermi convinto mi sono sembrate alquanto discutibili,preciso,non nel merito(che non conosco),ma nel modo così improvviso con le quali sono state manifestate;se da un lato appare meritevole di positiva considerazione la sua chiarezza,dall’altro non possiamo non  porci delle opportune domande sul “PERCHE'” delle decadute motivazioni a far parte della pattuglia nerazzurra.Coincidenze,sensazioni,non è questo il punto ! Per un giocatore che lascia un altro ne arriva e lo spettacolo continua.Io però resto alla finestra ed in modo cauto e prudente auspico da parte della Società opportuni interventi laddove Mister Vivarini individui lacune o carenze non immediatamente colmabili.Dalla medesima finestra,osservo  come i nuovi arrivati si siano perfettamente integrati e abbiano comunque espresso grandi potenzialità individuali,mi riferisco in particolare a De Vitis,Rocca,Garcia Tena,Rolando,ma non dimentichiamo che tra i nuovi mancano all’appello Di Matteo, Vargas,D’urso,il provinando Regolanti.Loro non saranno certamente il problema,al contrario dei giocatori cosiddetti blindati dai quali tutti auspichiamo non solo la riconferma delle proprie capacità tecniche,ma la tenuta in crescendo delle adeguate motivazioni a migliorarsi sempre e a fare solo ed esclusivamente il bene del Latina.Allora ben venga il cantiere nerazzurro sempre aperto perchè solo pensando al gruppo e giammai solo ai singoli avremo una squadra degna di competere per  traguardi importanti poi anche la Piazza tutta senza se e senza ma deve e dovrà dare il proprio grande contributo in termini di abbonamenti e di  presenza costante allo Stadio e in trasferta.Forza Latina SEMPRE E AVANTI TUTTA !

IL REGISTA DEL FILM BOLOGNA 2 AGOSTO I GIORNI DELLA COLLERA: “UN ATTO DOVUTO, UNA TESTIMONIANZA STORICA PER NON DIMENTICARE”

L'immagine può contenere: una o più persone

 

La giornata dedicata alla memoria del 2 agosto non sarà una giornata qualsiasi: 36anni da quel terribile evento, non sono passati invano. A Virginio Moro che ha prodotto e distribuito un Film di tale livello storico senza alcun precedente, crediamo, debba essere grata l’Italia intera.” Esordisce il regista Daniele Santamaria Maurizio. Che continua in questi termini:”Quelle 85 vittime e gli oltre 200 feriti, grazie a questo film non subiranno la scure del tempo che sbiadisce il ricordo – dice il regista del film – ma continueranno a vivere nella memoria di ciascuno di noi. Personalente sono orgoglioso di aver esordito firmando questo film con Giorgio Molteni e curandone la direzione.

Daniele Santamaria Maurizio è, come risaputo, uno stimatissimo Principe del Foro e grandissimo penalista di successo. Conosciuto nella città pontina anche come grande appassionato di sport e grande tifoso del Latina, quando indossa le vesti di regista e produttore, mantiene il suo carisma e tutta la sua professionalità. Sentitelo: “Quel pensiero che mi mosse a scrivere questo film coadiuvato anche dall’abilità di Fernando Felli che ne confezionò la sceneggiatura, non era destinato a restare un semplice pensiero, se avremo, come crediamo, contribuito a sollevare le coscienze di un Paese intero dal sonno che spesso avvolge il suo passato, il merito è di tutti, attori e quanti hanno fattivamente sostenuto un cammino periglioso di un progetto rispetto al quale i favori dei pronostici erano pari a zero.Non resta che stringerci martedì 2 Agosto intorno al dolore che Bologna dignitosamente sopporta ma non dimentica“.

 

Bologna 2 agosto… I giorni della collera pretende di raccontare gli avvenimenti che hanno portato alla strage della stazione di Bologna, raccontandoli attraverso alcuni militanti dei N.A.R. – i nuclei armati rivoluzionari, un’organizzazione terroristica neofascista – dalla fine degli anni ’70 all’82.

Il regista Daniele Santamaria Maurizio, insieme allo sceneggiatore Fernando Felli, ha dichiarato di essersi attenuti agli atti dei processi che hanno portato alla condanna di Francesca Mambro e Valerio Fioravanti (i due terroristi di estrema destra accusati della strage di Bologna); e sulla discutibile scelta di non utilizzare i nomi veri dei protagonisti di allora hanno argomentato che “è stata presa con la produzione. Non volevamo correre il rischio ci venisse negata l’autorizzazione al film. Questo ha comportato che Mambro sia diventata Antonella De Campo, mentre Fioravanti sia Alverio Fiori. La condanna a Fiori De Campo diventerebbe quasi una battuta tristemente comica, se il dolore dei familiari delle vittime e l’ombra di quegli 85 morti e 200 feriti non fossero un peso sulla coscienza di chi guarda che Gelli sia nominato solo come il Professore e Mario Amato, il magistrato ucciso dai N.A.R., sia ribattezzato Daniele Torrisi e così via…”

A scandire le azioni efferate del gruppo criminale, guidato da Fiori e da De Campo, compaiono immagini di repertorio e cronache dei telegiornali dell’epoca che vanno ad intrecciarsi anche con la storia di personaggi di fantasia e viene così inserito in modo artefatto tre falsi storici: un magistrato (Lorenzo Flaherty) ed una giornalista (Martina Colombari) – che, a un certo punto, sono travolti da una storia d’amore  – e, soprattutto, una terrorista che decide di costituirsi. Nella realtà tutto questo non succede e non sarebbe potuto succedere ma la necessità di sceneggiatura ha imposto tale “finzione”.

In questo scenario – interpretato con maestria da Flaherty e dalla Colombari – dove una ferita ancora aperta e lacerante della storia d’Italia viene enfatizzata abilmente, costruendo un confine tra dramma, cronaca e finzione, ritorniamo a quella frase sopra nominata. E’ una frase messa in bocca al “professore”, alla fine degli anni 70 (dopo Piazza Fontana, Piazza della Loggia, dopo sequestri e uccisioni), durante un colloquio privato con un magistrato preoccupato di una possibile strage e delle temibili conseguenze ad opera di gruppi estremisti.“Qui in Italia non succederà nulla.” Dal punto di vista del “professore”, la frase non fa e non può fare una grinza perché sintetizza in modo perfetto quanto le stragi del tempo furono compiute e agevolate da un sistema bacato e teso ad annichilire e distruggere un’Italia in piena evoluzione sociale e culturale. “Questa frase, insieme alla storia d’amore tra il magistrato e la giornalista, rappresentano la pietra miliare di un nuovo modo di fare cinema, miscelando in un modo funzionale la finzione e la realtà. La storia non può e non deve essere stravolta, è vero. Pur tuttavia un regista, per raccontare la verità, si appiglia a finzioni infarcite di vita quotidiana: il magistrato così come la giornalista, il terrorista o il pentito possono avere una loro normale vita quotidiana. Noi abbiamo voluto raccontare questo. ”

Per non dimenticare, occorre una presa di coscienza e una testimonianza. Perché no.

Titolo originale: Bologna 2 agosto… I giorni della collera
Nazione: Italia
Anno: 2014
Genere: Drammatico
Durata: 98′
Regia: Giorgio Molteni, Daniele Santamaria Maurizio
Cast: Giuseppe Maggio, Marika Frassino, Lorenzo De Angelis, Roberto Calabrese, Tatiana Luter, Luca Biagini, Enrico Mutti, Lorenzo Flaherty, Martina Colombari, Antonio Serrano, Marco Di Stefano, Massimiliano Pazzaglia, Paolo Romano, Fabrizio Giannini, Gianni Federico, Guglielmo Guidi, Micol Azzurro, Lina Bernardi, Roberta Garzia, Raffaella Illiceto, Giovanni Buzzati, Piero Nicosia
Produzione: Telecom planet film production
Distribuzione: Telecomp Planet Film Production
Data di uscita: 29 Maggio 2014 (cinema)

DA OGGI 2 AGOSTO 2016, IL DVD DEL FILM PUO’ ESSERE ACQUISTATO PRESSO LA FELTRINELLI DI OGNI CITTA’

image

Scritto con WordPress per Android